Una nuova casa, una nuova famiglia, nuovi orari, nuove abitudini e un nuovo lavoro.
Ecco, così è cambiata da un giorno all’altro la mia vita in Cusco.
Il mio letto non è più in un ostello in pieno centro, con giovani da tutto il mondo che ballano tutta la notte. Ma in una casa, in un quartiere peruviano, con una famiglia. La colazione è alle 7:45 e la cena alle 19:30.
Ai giovani da tutto il mondo si sono sostituiti una nonna che mi prepara deliziosi pasti tradizionali, due bambini super dolci, di tre e cinque anni, che tutte le mattine mi dicono “buenos días” e un cagnolino iperattivo che saltella in continuazione. Sono trattata come una nipote e dopo un giorno già la adoro.
E giusto per farvi entrare del tutto in questo nuovo mondo vi voglio descrivere l’inizio della mia giornata:
alle 7:45 c’è la colazione, preparata ovviamente dalla nonna a cui già mi sto abituando: frutta con cereali, tè e due panini con il formaggio (i miei preferiti) o con la marmellata.
Poi si parte, direzione Kinder, ovvero quello che per noi è l’asilo, materna.
Per arrivare a lavoro passo davanti a un enorme centro commerciale chiamato “la confraternidad”. Ecco, non immaginatevi i nostri centri commerciali europei. Questo è fatto di tante piccole botteghe come una specie di grande mercato coperto. Davanti, mille baracchini di strada che emettono degli odori difficili da dimenticare, soprattutto alle 8 del mattino, e che ti vendono il cibo più svariato, dal fritto alla frutta, a prezzi stracciati.
Poi sorpasso i binari della stazione, dove si respira lo smog delle innumerevoli macchine di Avenida del Sol, la via principale del centro. In questa strada non esiste il silenzio, infatti i clacson delle macchine suonano a tutte le ore senza sosta e senza un apparente motivo.
Per riassumere, alle 8:30, dopo 15 minuti di cammino, arrivata a lavoro, il mio udito, la mia vista e il mio olfatto sono già andati.
In compenso l’asilo dove lavoro si trova sopra il centro artigianale di Cusco, un mercato super carino. Dentro ci sono decine di botteghe che vendono i tipici prodotti di Cusco, capelli, borse, maglioni, scarpe e altre migliaia di souvenirs. Contrattare qui è la regola, ma di solito partono da prezzi più bassi rispetto a quelli del centro.
Dopo un breve giretto nel mercato quindi salgo le scale e arrivo nella mia classe.
In quella che sarà la mia prima esperienza con i bambini.
Un’esperienza così disastrosa e gratificante che la lascio per il prossimo post.
Hasta luego
R.
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