Seleziona una pagina

Puno è una città che non mi ha colpito particolarmente. È una città in costruzione, perché il lago negli ultimi anni si è ritirato lasciando spazio a nuovi edifici. Ovunque vi sono negozi di pitture, falegnamerie e ferramenta. Spesso poi per la strada e sulla ferrovia vi è un mercato enorme di frutta, verdura e carni di ogni tipo.

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/8DB8D4BD-5D54-47EC-8EC9-860822DA61B5.jpeg

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/196D0B7D-72AC-4D88-87A4-BB55D800F2FD.jpeg

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/538F2CF6-0465-471E-836C-4D36CA2EB4D9.jpeg

Le donne della campagna vendono il formaggio o le patate agli angoli della strada e nei ristoranti si mangia il menú del giorno con zuppa e secondo a 4S (poco più di un euro).

È una città che ha del potenziale, con il bellissimo lago Titicaca di fronte, ma che ancora deve trovare la giusta strada per utilizzarlo al meglio. Una città che sicuramente merita una visita per le tante cose belle vicino, ma che di per sé può essere tralasciata. I tour di un giorno da fare sono diversi:

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/1DAFA49D-5F96-44D0-A081-9336B1E754FF.jpeg

Un luogo da visitare è la coloratissima casa del Corregidor, dietro Plaza de Armas, dove in un angolino troverete il gentilissimo Victor dell’agenzia All Ways Travel. Lo raccomando per sentire le sue storie e ricevere raccomandazioni sulla città.

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/006DF502-C87B-4733-B302-E2708B74F5DE.jpeg

Infine, un grazie particolare va a Luz che in questa settimana mi ha ospitato nel suo accogliente Aymarak e mi ha mostrato come si dirige un piccolo ostello con una speciale atmosfera familiare. Grazie perché adesso sono diventata una super esperta in uova fritte per colazione.

https://aspassoconrica.com/wp-content/uploads/2018/10/A5F75299-52B7-4A9D-8B6C-A7F981ACB5AB.jpeg

Giungere alla stazione di Puno dal suo ostello sono 5 S. Da lì con solo 15 S si può comprare il giorno stesso il biglietto per Arequipa da uno dei tanti baracchini che urlano il nome della destinazione. Sinceramente abbastanza a caso ho scelto la compagnia Transzela. Ma la qualità, come sempre nei trasporti locali, ha lasciato molto a desiderare. Dopo le solite mille fermate per riempire il bus il più possibile, stavolta il culmine del viaggio è stato quando l’autista ha lasciato un passeggero per strada. In pratica in mezzo al deserto.

E nonostante il nostro immediato avviso della mancanza del ragazzo a bordo, ha deciso tranquillamente di proseguire.

Al suo posto sarei probabilmente andata nel panico più totale. Cose dell’altro mondo, via. Nonostante questo, dopo circa 7 ore, siamo arrivati nella bellissima Arequipa. Una città che presto vi racconterò.

Rica